Maud Wagner, la prima donna tatuatrice
10/3/2024 - Viola Frassi
L’arte del tatuaggio ha molteplici e diverse origini ovunque nel mondo: dalle antiche pratiche dei popoli austronesiani e dei Samoa, degli Inuit, dei Maori e dei Nativi Americani, ai marchi dei marinai e dei detenuti in Europa. Tuttavia, la cultura del tatuaggio più simile a come la intendiamo oggi, ha iniziato a diffondersi a cavallo tra Ottocento e Novecento negli Stati Uniti, in particolar modo dalla scena circense. È proprio in quell’ambiente che il 12 febbraio 1877 inizia la singolare vita di Maud Stevens Wagner, riconosciuta come la prima nota tatuatrice donna.
Nata a Emporia, in Kansas, nell’America profonda degli artisti nomadi e dei fenomeni da baraccone, Wagner – all’epoca Stevens – era contorsionista e acrobata per numerosi circhi itineranti, con i quali girava gli Stati Uniti in lungo e in largo. Nel 1904, alla Louisiana Purchase Exposition – una grande fiera del Sud – conosce il suo futuro marito: il tatuatore Augustus “Gus” Wagner, autodefinitosi “l’uomo più artisticamente marchiato d’America”, visto che all’epoca aveva già più di 264 tatuaggi. Si trovavano entrambi lì per esibirsi con i rispettivi circhi, in quanto anche Gus, oltre che ad essere tatuatore, era artista circense. La leggenda narra che lui si innamorò a prima vista, le chiese di uscire e lei accettò a sola condizione che lui le insegnasse a tatuare. Una volta diventata sua apprendista, Gus si rese subito conto del talento di Wagner, in particolare perché le insegnò a tatuare con la tradizionale tecnica hand-poke, ovvero “a mano”, senza macchinetta, nonostante fosse già stata brevettata da Samuel O’Reilly nel 1891.

Fu così che Maud Wagner diventò la prima donna tatuatrice d’America, o quantomeno la prima conosciuta, dato che nel primo Novecento il tatuaggio era un mestiere non solo legato ai fenomeni da baraccone, ma soprattutto maschile: la maggior parte dei clienti erano uomini e per l’epoca era inconcepibile che una donna tatuasse il corpo di un uomo. A Wagner però non interessava l’opinione della società e con il marito iniziò a girare nuovamente gli Stati Uniti, stavolta portando alla gente l’arte del tatuaggio. Nel frattempo, i due si sposarono e nel 1910 ebbero una bambina, Lotteva, destinata ad essere figlia d’arte: infatti, iniziò a tatuare quando aveva appena nove anni per poi diventare, una volta adulta, una delle tatuatrici più richieste.

Una particolarità che distingueva Lotteva è che lei non tatuò mai il suo corpo, a differenza dei genitori: il padre ormai ne contava più di 800 e anche la madre aveva deciso di ricoprirsi di tatuaggi, diventando la tela del suo caro Gus e di sé stessa, in quanto spesso faceva pratica sul proprio corpo. A questo punto i coniugi Wagner si convertirono in vere e proprie esibizioni viventi: lasciarono il mondo del circo per tornare in viaggio sia con il titolo di tatuatori che quello di “attrazioni tatuate” all’interno di freakshow, teatri vaudeville e fiere di paese.
Essere così tatuati era molto fuori dal comune per l’epoca, tant’è che il loro lavoro era farsi osservare dalle persone che, incuriosite, li consideravano dei freak. Letteralmente “strani” o “mostri”, i freak erano tutte quelle persone che – per modifiche corporali o per caratteri genetici – apparivano insoliti o bizzarri rispetto alle persone ordinarie. Tra loro erano soliti apparire ad esempio gemelli siamesi, persone affette da nanismo, ricoperte di piercing o, come i Wagner, di tatuaggi. In Inghilterra e poi in America, i popolarissimi freakshow erano dei passatempi a tutti gli effetti, dove la gente si intratteneva scrutando i freak con un misto di stupore e di scherno. Tuttavia, per i Wagner mostrarsi come freak ed essere anticonformisti era motivo di orgoglio, in particolare per Maud: laddove era impensabile che una donna potesse autonomamente esporre il proprio corpo, tuttalpiù “fuori dalla norma”, lei invece lo faceva.

Gus morì il 10 giugno 1941 all’età di 69 anni dopo essere stato colpito da un fulmine. A seguito della sua morte, Maud Wagner non ha mai più voluto tatuarsi, ma ha continuato a viaggiare con la figlia e a portare l’arte del tatuaggio in tutta l’America, insieme ad un forte messaggio di libertà personale e di empowerment femminile. Wagner morì vent’anni dopo il marito, il 30 gennaio del 1961 a 83 anni, a causa di un tumore. È sepolta all’Homestead Cemetery nella Contea di Chase, in Kansas. Oggi Maud Wagner – insieme alla sua famiglia – è considerata una delle pioniere divulgatrici dell’arte del tatuaggio nell’entroterra americano: lungo la East e la West Coast il taboo era meno pervasivo, ma è grazie ai coniugi Wagner se la “tattoo culture” si è diffusa tra milioni di americani.

Sitografia
https://en.wikipedia.org/wiki/Maud_Wagner
https://www.robadadonne.it/galleria/maud-wagner-donne-ottocento-novecento-tatuate